
La volontà di potenza
Friedrich Nietzsche Nato a Rocken 15/10/1844 – 25/08/1990 Corrente Filosofica: indefinibile – Maestro del sospetto La volontà di potenza La volontà di potenza è uno
Friedrich Wilhelm Nietzsche nacque a Röcken, una piccola cittadina tedesca, il 15 ottobre 1844. Suo padre morì cinque anni dopo, così la famiglia (composta da Friedrich, la sorella Elisabeth, e la madre) si trasferì a Naumburg, dove convisse con la nonna di Nietzsche e due zie.
Friedrich era un ragazzo abbastanza serio, all’età di soli sei anni iniziò a suonare il pianoforte, e a tredici scrisse un’autobiografia in cui spiegava la sua tendenza alla solitudine. Fin da piccolo fu preda di terribili emicranie, con le quali dovrà convivere per il resto della vita, e che lo porteranno a rinchiudersi in casa ulteriormente.
Negli anni successivi Nietzsche si immergerà nello studio di classici latini e greci, abbandonerà la teologia per dedicarsi alla filologia, e nel 1865 si trasferirà a Lipsia, dove eccellerà negli studi, tanto da vincere un premio per uno dei suoi lavori.
Durante quel periodo Nietzsche scopre Shopenhauer trovando “Il mondo come volontà e rappresentazione” in un negozio di libri usati. Successivamente divorerà il libro e si avvicinerà molto al pensiero di Schopenhauer, tanto da prendere e rielaborare alcuni concetti fondamentali della filosofia Schopenhaueriana, come la Volontà, che diventerà volontà di potenza.
Nel 1869, a soli 25 anni, ricevette una cattedra presso l’università di Basilea come filologo, anche se il suo amore per la filosofia ed il disgusto nei confronti dell’ambiente universitario saboteranno la sua carriera all’interno dell’università, portandolo pochi anni dopo, all’uscita del suo primo libro “La nascita della tragedia”, ad avere pochi iscritti ai suoi corsi. Nonostante ciò, decise di proseguire per la sua strada e negli anni successivi non smise di partorire opere in modo costante, continuando con “Su verità e menzogna in senso extramorale” del 1873, esattamente un anno dopo La nascita della tragedia.
Pochi anni dopo, i problemi di salute si facevano sempre più evidenti, rendendogli impossibile praticare il suo lavoro universitario, così nel 1879 l’Università di Basilea gli concesse una pensione di anzianità anticipata. Da questo momento Nietzsche passerà le sue giornate a camminare, pensare, scrivere e sopportare la malattia. Passerà il resto degli anni vivendo tra Germania, Svizzera, Francia e Italia, passò gli anni dal 1881 al 1888 in Engadina, un luogo che definì “6000 piedi oltre l’uomo e il tempo”, dove ebbe la folgorazione dell’eterno ritorno dell’uguale.
Nel 1989 ebbe il famoso crollo mentale, mentre si trovava a Torino. Negli ultimi anni le sue condizioni di salute peggioreranno al punto da fargli perdere la memoria, renderlo muto e sopra una sedia a rotelle, a causa della paralisi. Non si è mai definito con certezza quali fossero le cause dalla sua malattia. Muore di polmonite nel 1900, dopo aver subito numerosi ictus.
Friedrich Nietzsche Nato a Rocken 15/10/1844 – 25/08/1990 Corrente Filosofica: indefinibile – Maestro del sospetto La volontà di potenza La volontà di potenza è uno
L’eterno ritorno dell’uguale è una teoria filosofica di Nietzsche che viene enunciata per la prima volta nell’aforisma “Il peso più grande” presente nel suo libro La gaia scienza. Con questa teoria Nietzsche ci presenta una visione del tempo non più lineare, ma circolare.
Le tra metamorfosi dello spirito vengono descritte da Nietzsche nella prima parte di Così Parlò Zarathustra, e rappresentano metaforicamente le tre fasi che deve passare, oltrepassare, l’uomo per diventare Übermensch(Oltreuomo/Superuomo).
Nietzsche definisce l’ultimo uomo come l’essere più disprezzabile, colui che non sa più disprezzarsi, colui che non è capace di partorire stelle perché privo di spinta vitale.
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