Le tre metamorfosi dello spirito

Le tra metamorfosi dello spirito vengono descritte da Nietzsche nella prima parte di Così Parlò Zarathustra, e rappresentano metaforicamente le tre fasi che deve passare, oltrepassare, l’uomo per diventare Übermensch(Oltreuomo/Superuomo). Il superuomo viene descritto da Nietzsche come il senso della terra, colui che si è emancipato dalla metafisica e non ha bisogno di cercare risposte ultraterrene al senso della vita. Colui che riesce ad uccidere Dio e anche il nulla derivante dalla morte di Dio.

Una volta eliminata la metafisica (Dio), si sprofonda nel Nichilismo, nella perdita di ogni valore, la perdita del senso della vita, ed il superuomo è colui che riesce ad oltrepassare tutto questo reinventandosi e compiendo una trasvalutazione dei valori, passando in modo costante e ciclico tra le tre metamorfosi dello spirito.

Di tre metamorfosi dello spirito vi parlo: come lo spirito diventa cammello, e il cammello leone e infine il leone fanciullo”

Cammello: 
Il cammello è la prima metamorfosi dello spirito, colui che si carica di tutti i pesi della metafisica, il peso dei valori e della morale, della tradizione, il peso della ricerca di una verità più profonda, il peso del cristianesimo e di Dio, e li carica su di se, sulla propria gobba formatasi appunto dal troppo peso. Il cammello si fa portatore di questi pesi, li accetta, ne accetta il dolore e la sofferenza che essi comportano, e si avvia nel deserto, “nel suo deserto” come dice Nietzsche.

Leone:
Nel deserto solitario avviene la seconda metamorfosi ed il cammello diventa Leone. Il leone è colui che al “Tu Devi” di Dio della morale, risponde con “Io Voglio”. Il Leone si riprende la propria libertà, è un guerriero che vuole sfidare tutto e tutti, è un distruttore di valori e di morale. Pronunciando “Io Voglio” afferma la sua libertà da ogni forma di dipendenza e sottomissione, il Leone è libero da tutto, però non è libero di creare nuovi valori, in quanto distruttore, non ne è capace.

Fanciullo:
A questo punto avviene l’ultima metamorfosi, il Leone ripresosi la propria libertà di creare, ma non essendone in grado, diventa un Fanciullo. Il fanciullo rappresenta lo spirito creativo e innocente, quello che non ha limiti morali o pregiudizi, ed è in grado di danzare su tutte le cose con leggerezza e spensieratezza. Il fanciullo, avente tutte queste caratteristiche, è in grado di creare nuovi valori senza essere influenzato dalla tradizione e dalla morale cristiana, il fanciullo ha un animo puro e incontaminato, è in grado di dimenticare e di passare oltre.
Quest’ultima metamorfosi rappresenta il superuomo, il quale è in grado di creare nuovi valori, nuovi giochi, e ritrovare la serietà che da bambini si metteva nel gioco.

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