Le principali discipline della filosofia

La filosofia è la disciplina più antica che si occupa di comprendere il mondo circostante attraverso la ragione e la riflessione critica, creando un sapere organizzato. Abbracciando tutto il conoscibile, col passare del tempo la filosofia si è diramata in diverse discipline, ciascuna con il proprio oggetto di studio e metodo di indagine. In questo articolo, scopriremo quali sono le principali discipline della filosofia e di cosa si occupano esattamente, chiarendo così il significato dei termini che utilizziamo per definirle.

branche della filosofia

Metafisica

La metafisica, come dice il termine stesso (derivante dal greco antico “meta ta physika”), si occupa di ciò che va “al di là della fisica”. Dunque cerca di analizzare la realtà nella sua struttura prima, nella sua essenza, e per questo in modo più universale possibile, andando oltre l’esperienza sensibile.

Aristotele è stato il primo a definire questa disciplina, ma non utilizzava il termine Metafisica, la chiamava “filosofia prima”, proprio perché la riteneva ciò da cui tutte le riflessioni hanno inizio. 

“La metafisica studia le cause ed i principi primi, studia l’essere in quanto essere, studia la sostanza, studia Dio e la sostanza immobile” -Aristotele

In sintesi la Metafisica studia i fondamenti della realtà, la natura dell’universo e la nostra posizione al suo interno. Per questo motivo gli argomenti ricorrenti sono: l’essenza, l’esistenza, l’identità, la causalità, il tempo ed il mutamento, oltre quelli già citati in precedenza.

Ontologia

L’ontologia è lo studio dell’essere in quanto tale. Per questo motivo è spesso considerata una branca della metafisica, ma alcuni filosofi come Heidegger non sono d’accordo con questa posizione e considerano l’ontologia come il modo in cui l’essere si rivela a noi attraverso l’esistenza concreta, e non come concetto astratto.

L’ontologia si occupa del problema dell’essenza e della sostanza, e cerca di rispondere a domande come: “Che cos’è l’esistenza?”, “Quali sono gli enti che esistono?” e “Quali sono le proprietà essenziali che definiscono tali enti?”

Parmenide è tradizionalmente considerato il padre dell’ontologia, egli afferma che solo l’essere può essere oggetto di pensiero e ragionamento, mentre il non-essere è privo di realtà e non può essere conosciuto. Dunque l’essere risulta l’unica realtà, quella vera, immutabile ed universale, che si trova al di là del mondo sensibile. Sulla scia di questo pensiero Platone formulerà il suo “iperuranio” come il mondo delle idee corrispondente alla vera realtà, lasciando alla realtà materiale solo forma e parvenza.

Gnoseologia

La gnoseologia, anche nota come teoria della conoscenza, è quella disciplina che si occupa di comprendere dove ha origine, come si sviluppa e quali sono i limiti della conoscenza umana. La conoscenza è qui intesa come il modo in cui conosciamo il mondo, il modo in cui ne facciamo esperienza attraverso i sensi, quindi ci si interroga sul come possiamo essere certi di ciò che vediamo e sentiamo.

Ci sono diverse teorie della conoscenza, ovvero diverse teorie sul come conosciamo il mondo che ci circonda, la divisione più antica è quella tra razionalismo ed empirismo, il primo sostiene che la ragione sia la fonte primaria della conoscenza, il secondo al contrario afferma che alla base della conoscenza ci sia l’esperienza sensoriale.

In sintesi, la gnoseologia svolge un ruolo cruciale nel fornire una base teorica per comprendere come acquisiamo, giustifichiamo e valutiamo la nostra conoscenza del mondo che ci circonda.

Epistemologia

Anche l’epistemologia si occupa di conoscenza, ma in questo caso si tratta della conoscenza certa, ovvero la conoscenza scientifica, fondata su evidenze empiriche, ragionamento logico e metodi di ricerca rigorosi. Essa si occupa di stabilire quali sono i criteri che rendono una conoscenza valida e affidabile, e cerca di definire entro quali limiti possiamo parlare di scienza. 

Per questo esplora anche le questioni legate all’universalità delle leggi scientifiche, indaga se la conoscenza scientifica sia limitata a specifici contesti o se possa essere generalizzata a tutto il mondo naturale.

Uno dei filosofi più famosi in questa disciplina è Karl Popper, il quale ha introdotto il concetto di falsificabilità come criterio per la demarcazione tra scienza e non-scienza.

Logica

La logica è la disciplina che studia quali sono le condizioni per creare un ragionamento valido attraverso l’utilizzo del linguaggio. Essa si concentra sull’analisi delle corrette forme di ragionamento e sulle regole che determinano la validità di un argomento. L’obiettivo principale della logica è quello di stabilire le regole che governano il ragionamento valido e di fornire un linguaggio e una metodologia per la valutazione critica delle affermazioni.

La logica si divide in formale ed informale, la prima studia le regole di inferenze tra enunciati e le loro condizioni di validità, mentre la seconda studia le fallacie logiche, il pensiero critico e la teoria dell’argomentazione. Aristotele è considerato uno dei padri fondatori della logica occidentale, in particolare sulla logica formale con il suo concetto di sillogismo. 

Etica

L’etica è la disciplina che si occupa del comportamento umano, di cosa è giusto o non è giusto fare, cerca di definire concetti come bene e male. L’obiettivo dell’etica è quello di fornire una guida razionale al comportamento umano. 

Morale ed etica vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma c’è una differenza tra i due termini:

La morale è un insieme di norme e valori che bisogna rispettare per ritenersi buoni e giusti. Quindi la morale afferma ciò che è bene e ciò che è male presupponendoli come dati di fatto. Mentre l’etica, invece, riflette su cos’è il bene ed il male, ed in base a questa riflessione cerca di comprendere quale azione possiamo ritenere giusta e quale sbagliata.

Possiamo considerare la morale come una dottrina, qualcosa da accettare senza pensare, mentre l’etica come una ricerca, una riflessione filosofica.

Estetica

L’estetica è la disciplina che si occupa dell’esperienza sensibile del bello e dell’arte, cercando di capire per quali motivi un oggetto ci risulta esteticamente gradevole. Ciò che definiamo bello o artistico può essere definito tale secondo diversi criteri, l’estetica analizza questi criteri per trovare una definizione razionale e distinguere il bello oggettivo dal bello soggettivo.

Ad esempio, Kant definisce il bello come “ciò che piace universalmente senza concetto”, ed entra nel dettaglio specificando quali sono le caratteristiche necessarie affinché si parli di bello – possiamo dividerle in: disinteresse, finalità senza scopo, universalità e necessità.

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Principio di falsificabilità

Popper rivoluziona il metodo deduttivo introducendo il principio di falsificabilità. Egli afferma che una teoria per essere scientifica deve essere falsificabile, ovvero deve essere possibile fare almeno un esperimento che possa dimostrare l’erroneità della teoria.

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Cos’è lo stoicismo?

Lo stoicismo è una scuola filosofica che nasce in Grecia intorno al 300 a.C attraverso gli insegnamenti di Zenone di Cizio. Si sviluppa successivamente a Roma, dove diventa lo stoicismo che tutti conosciamo oggi.

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