Karl popper nasce a Vienna nel 1902 da una famiglia della media borghesia ebraica, studia presso l’Università di Vienna. Nella prima gioventù rimane attratto dal marxismo ed entra a far parte dell’Associazione degli Studenti Socialisti, diventando anche membro del Partito Socialdemocratico d’Austria. Ma rimasto deluso dal materialismo storico abbandona l’ideologia marxista, rimanendo da allora un sostenitore del liberalismo sociale che permea tutto il pensiero filosofico di Popper
Nel 1919 assiste ad una conferenza tenuta da Albert Einstein sulla falsicabilità della teoria della relatività generale che lo spinge a rivedere il suo pensiero trovando allo stesso tempo la chiave di volta per il suo pensiero filosofico sulla scienza, maturando quello che lui chiama “atteggiamento scientifico critico”. Nonstante non partecipò effettivamente al circolo di vienna (circolo intelletuale neopositivistico formatosi a vienna negli anni 20°) Popper ne rimase comunque influenzato.
Nel 1928 consegue il dottorato in filosofia. Nel 1937 a causa del nazismo è costretto a fuggire in nuova zelanda, si ritrasferirà nel 1946 alla London School of economics dove diventerà professore di Logica tre anni più tardi.
Svilupperà nel 1944 una amicizia con il teorico ed economista liberlae austriaco Friederich Von Heyk, da questa collaborazione entrambi scriveranno dei trattati influenzandosi a vicenda. Popper scriverà Conjectures and Refutation in onore alle idee liberali dell’amico economista , che ricambierà scrivendo Studies of Philosophi, Politics and Economics.
I suoi tre saggi più celebri sono: “La società aperta e i suoi nemici” (1945) che è incentrato sul concetto della Società aperta; “Logica della scoperta scientifica” (1934) dove va indagare il modo di fare scienza della scienza; e infine “Miseria dello storicismo” (1944-45) e “Congetture e confutazioni” (1963).
Egli si ritira ufficialmente dall’insegnamento nel 1964 anche se rimmarà attivo intelletualmente fino al 1994, l’anno in cui Popper morirà.