Ad esempio, con il metodo induttivo, si potrebbe arrivare alla conclusione che al mondo esistono solo cigni bianchi, solamente perché analizzando dieci cigni, abbiamo trovato sempre questo colore, ovvero non abbiamo mai fatto esperienza soggettiva di un cigno nero. Ma questo non significa che non esista un cigno nero, infatti nulla esclude che analizzando altri dieci cigni potremmo trovarne uno.
E qui entra in gioco Russell, che con la sua metafora ci evidenzia come anche un tacchino, tramite il metodo induttivo, può tentare di formulare una legge universale su quando verrà nutrito, analizzando circostanze soggettive. Però questa legge si rivelerà falsa nel giorno del ringraziamento. (Del quale non aveva fatto ancora esperienza, e mai più ne farà)
«Fin dal primo giorno questo tacchino osservò che, nell’allevamento in cui era stato portato, gli veniva dato il cibo alle 9 del mattino. E da buon induttivista non fu precipitoso nel trarre conclusioni dalle sue osservazioni e ne eseguì altre in una vasta gamma di circostanze: di mercoledì e di giovedì, nei giorni caldi e nei giorni freddi, sia che piovesse sia che splendesse il sole. Così arricchiva ogni giorno il suo elenco di una proposizione osservativa in condizioni più disparate. Finché la sua coscienza induttivista non fu soddisfatta ed elaborò un’inferenza induttiva come questa: “Mi danno il cibo alle 9 del mattino”. Questa concezione si rivelò incontestabilmente falsa alla vigilia di Natale, quando, invece di venir nutrito, fu sgozzato.»